Nel 1920 un gruppo di Ufficiali di Milano, al fine di mantenere vivo l'orgoglio e le tradizioni dell' Ufficiale Italiano e non disperdere il patrimonio delle esperienze acquisite durante la Grande Guerra, fondarono a Milano l' Unione Lombarda Ufficiali in Congedo. Una stele nella sala d'onore della sede ricorda quest'evento. L'idea prese piede e già nel 1926 l'Unione diventò Nazionale e la SEDE principale fu spostata a Roma (Via Nomentana 313) ove risiede tuttora. L'UNUCI continua l'idea dei suoi fondatori in qualità di organo ausiliario dello Stato, dipendente dal Ministero della Difesa, il quale contribuisce alle spese di addestramento degli iscritti e fornisce uomini, mezzi, infrastrutture, materiale per le gare di pattuglia o per l'addestramento. L'Unione costituisce, quindi, l'unica riserva riconosciuta della Repubblica Italiana. Essa fa parte integrante della C.I.O.R. (Confédération Interallié des Officiers de Réserve)
Il Presidente Nazionale e' nominato direttamente dal Ministro della Difesa; Egli nomina tre Vicepresidenti che fungono da riferimento per l'Esercito, l'Aeronautica e la Marina. La struttura organizzativa si allarga poi ai Delegati Regionali (uno per ogni regione ad eccezione di Val d'Aosta e Molise); ai Presidenti di Sezione, eletti dagli iscritti di ogni Sezione ogni 5 anni; ai Responsabili di Nucleo (ove il numero d'iscritti non sia sufficiente a creare una Sezione); ai Consiglieri di Sezione, nominati dai Presidenti ed incaricati di sovraintendere alle attività d'Istituto.
L'Unione e' proprietaria dell' albergo "SAVOIA" a Chianciano Terme cui possono accedere tutti gli iscritti previa prenotazione. Gli Iscritti possono inoltre accedere all'albergo "Villa Lieta" di Sanremo e ai soggiorni montani e marini gestiti dalle diverse Forze Armate, previa accettazione della richiesta fatta secondo le normative in vigore.
La Rivista UNUCI costituisce il veicolo primario di informazione agli iscritti; ad essa si affiancano le decine di riviste, periodici e notiziari, che con grande buona volontà ogni Sezione produce per informare i propri iscritti sulle attività.
Oggi l'UNUCI, quale associazione degli ufficiali che hanno servito, con qualsiasi grado, nelle Forze Armate o nei Corpi Armati dello Stato Italiano, provvede, in base all'articolo 2 del proprio statuto, ad aggiornare la preparazione professionale degli iscritti curandone la cultura, l'addestramento e l'attività fisica e sportiva. Questo scopo, assieme a quello di promuovere e rinsaldare i vincoli tra la società e le forze armate viene perseguito attraverso un’intensa vita sociale fatta di incontri culturali e di momenti più propriamente addestrativi quali lezioni teorico/pratiche, uscite, competizioni e visite ai reparti.
L'appartenenza all'UNUCI dovrebbe poi costituire elemento di preferenza per accedere ai richiami in servizio ai sensi del Decreto 28 marzo 1997 (G.U. 187 del 12/8/1998) e Decreto 10 aprile 1998 (G.U. 205 del 3/9/1998).
L'Attività U.N.U.C.I.
serve a mantenere i legami con le FF.AA. e conservare le tradizioni acquisite
durante il servizio, approfondire le conoscenze già acquisite, trovare
tanti amici che condividano gli stessi interessi, integrare quelle conoscenze
tecniche che al reparto, per mancanza di tempo o di occasioni non si sono
potute approfondire e mantenerti in esercizio per un eventuale richiamo.
Naturalmente non si
organizzano soltanto attività a carattere strettamente militare.
Corsi di vario genere utili anche nella vita civile, quali primo soccorso,
tecniche di protezione civile e sopravvivenza sono inseriti nel programma
della sezione. Il tutto in un ambiente amichevole ed informale…ovviamente,
quando non si fa uso dell'uniforme o particolari circostanze non richiedano
un atteggiamento diverso.
Le attività si svolgono
in base ad un preciso programma si organizzano e si preparano le lezioni,
le uscite addestrative, i corsi, le visite ai Reparti e… anche le feste
e le occasioni conviviali. Ognuno porta il suo bagaglio di esperienze e
lo mette a disposizione degli altri, favorendo così, anche al di
là di quello che è l'addestramento tecnico, l’integrazione
fra appartenenti alle varie armi.
Spesso proprio per
favorire questo scambio di conoscenze si svolgono attività in collaborazione
con le FF.AA., le associazioni d'Arma, la Protezione Civile, la Croce Rossa,
e altre realtà esterne all'Unione. Lo svolgimento e l'organizzazione
di queste attività comporta spesso un coinvolgimento di organi dello
Stato che vi profondono risorse quindi, anche se non siamo più in
servizio attivo e la partecipazione è del tutto volontaria, la serietà
e un minimo di costanza sono di primaria importanza.
Tutto questo viene
pagato dai fondi, pochi per dire la verità, e dalle quote
d'iscrizione, che annualmente vengono corrisposte dagli iscritti, quest'ultime
vengono inviate alla Presidenza Nazionale in quanto l'amministrazione e
centralizzata e le Sezioni ricevono indietro per la propria gestione ciò
che serve per le spese di gestione, luce, affitto, telefono, riscaldamento.
Per questo è
gradita qualsiasi donazione a favore della sezione.
Ma cio' non basta,
la quota riservata all'Addestramento dal Ministero della Difesa viene divisa
tra tutte le Sezioni che organizzano attività addestrative. Ecco
quindi che anche l'autofinanziamento in diverse forme permette di subentrare
alle carenze finanziarie per l'acquisto dei materiali necessari alle attività:
una piccola tassa d'iscrizione per ogni attività, una quota per
le librette addestrative, una quota d'iscrizione per i corsi organizzati,
gadgets e ricordi, convenzioni, suggerimenti, acquisti all'ingrosso, volontariato,
sconti tutto serve per permettere alla fine alcune economie.
L'uso dell'uniforme
ci è permesso nell’ambito delle attività inserite nel calendario
nazionale o per la partecipazione alle competizioni in Italia e all’estero.
In queste occasioni vengono richieste apposite autorizzazioni, vengono
avvertite le autorità competenti e tutto si svolge nel più
rigoroso rispetto della normativa vigente e del regolamento sull'uso delle
uniformi.
L’uniforme, senz'armi,
dovrà essere sempre strettamente regolamentare (quella attualmente
in uso al reparto di provenienza), la cura della persona inappuntabile,
e dovranno essere rispettate formalità, gerarchia e tratto come
al reparto, poiché si rientra a tutti gli effetto nel proprio grado
e si e’ sottoposti al regolamento di disciplina militare.
L'Unione non e' fatta
soltanto da Ufficiali; se hai un amico o amica che la pensa come te, se
ritieni che abbia le qualità necessarie, che si riconosca nei nostri stessi
ideali (amor di patria, fedelta' alla bandiera, ecc:) , presentalo al Tuo
Presidente. Con due fotografie e il pagamento della
quota sarà regolarmente iscritto come Amico/a Unuci e godra'
di tutti i diritti degli altri iscritti, con l'unica eccezione di non poter
votare per l'elezione del presidente di sezione.
Logicamente le signore
(per il momento) e coloro che non hanno prestato servizio militare non
possono indossare l'uniforme e partecipare a quegli eventi che richiedano
l'aver svolto il servizio militare.
Ognuno è responsabile
dell'amico che presenta; non sono accettati FANATICI od ESTREMISTI. L'UNUCI
e' un' associazione apolitica ed intende rimanere tale.
Qualcuno ci chiede se
siamo fanatici, può darsi, come qualcuno è fanatico delle macchine
o dei francobolli o del gioco delle bocce, ma il fatto che continuiamo
un'attività addestrativa militare, tra l'altro pienamente e consapevolmente
riconosciuta dallo stato, non deve per forza dire che siamo guerrafondai,
estremisti, sovversivi, ecc. ecc.
Se l'amor di patria
vuol dire ciò , beh, siamo conciati un pò malino, se poi qualcuno ci
accusa di anacronismo, sarebbe bene che leggesse qualche libro di storia
e qualche giornale in più, e si renderebbe conto che Macchiavelli aveva
ragione da vendere.
E poi basta venire
qualche volta (non basarti su una, l'apparenza inganna! ) alle nostre iniziative
e potrai giudicare se l'ambiente ti va' bene o meno. L'entrata e libera,
la presenza non e' obbligatoria. Ma un minimo di coerenza ed impegno sono
necessari.